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Se viaggiate in Nepal e se vi piacciono i monasteri potrete facilmente imbattervi in una degli incensi più particolari: quello in corda. Si tratta di una forma di artigianato sacro molto antica che è rimasta intatta nel tempo, ad oggi infatti esiste ancora una grande tradizione di utilizzo di incensi sacri nepalesi.
Le corde dell’incenso nepalese sono fatte in una carta che prende il nome di Lokta, derivante da due arbusti himalayani della famiglia delle lauracee della specie Daphne. Questa carta ha un utilizzo molto antico, veniva infatti impiegata per la trascrizione dei Sutra buddisti, i primi reperti a riguardo sono datati circa 1500 anni fa. Alcuni fogli di Lokta vengono rollati insieme per creare le corde dell’incenso nepalese, dopodiché vengono immerse in un composto fatto di oli essenziali, resine e polveri di legno, in questo caso di legno di Sandalo.
Tutti gli ingredienti sono assolutamente naturali.
Le corde di incenso nepalese possono facilmente essere accese con un accendino e bruceranno autonomamente senza spegnersi. Possono essere appoggiate su un piattino, o su un bruciatore per oli essenziali o un brucia incensi con sabbia.
Attenzione perché se appoggiate su un piattino macchieranno a causa della presenza degli oli essenziali. L’utilizzo migliore è sulla sabbia. Hanno una durata di circa 15-20 min.
Ogni confezione di incenso nepalese ne ha all’interno 40 pezzi.
L’aroma è dolce, legnoso, leggermente speziato.
Da sempre bruciare incenso è un atto religioso e magico, serve a purificare quell’ambiente e ad aiutarci a connetterci con la nostra parte più divina e sacra.
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