Genziana: Proprietà, Utilizzi e Controindicazioni

Genziana: Proprietà, Utilizzi e Controindicazioni

Genziana in erboristeria: a cosa serve la Gentiana lutea?

La genziana è un'erba dalle radici profonde, non solo nella terra ma anche nella storia e nella cultura di molte civiltà. Rinomata per le sue inconfondibili proprietà benefiche, questa pianta amara e ricostituente è molto apprezzata in erboristeria grazie alla capacità di stimolare la digestione e l’inappetenza e di tonificare l’organismo, e nell’industria liquoristica, che ne ha fatto un ingrediente centrale per digestivi ed amari. Scopriamo le proprietà e gli usi della genziana, tra tradizione e scienza.

genziane

Cos'è la genziana?

La genziana, nota scientificamente come Gentiana lutea, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Gentianaceae, un gruppo botanico che conta circa 400 specie diverse.

Questa pianta si distingue per le sue caratteristiche botaniche peculiari: cresce con un fusto eretto che può raggiungere l'altezza di un metro e sfoggia foglie ovali, opposte e marcatamente nervate. I suoi fiori, a forma di imbuto, si mostrano in una gamma cromatica che spazia dall'azzurro al blu scuro, dal bianco al giallo, fino a tonalità di rosso, con la Genziana maggiore e la Genziana lutea tra le specie più note e ammirate per i loro grandi fiori gialli che sbocciano in pannocchie all'ascella delle foglie.

Le radici della genziana sono da sempre apprezzate nell'erboristeria per le loro proprietà benefiche; raccolte tra il secondo e il quinto anno di crescita della pianta, queste radici sono una vera miniera di virtù salutari. In particolare, la genziana è famosa per essere una delle piante più amare conosciute, un aspetto che non è solo distintivo ma anche fondamentale per i suoi effetti tonici e digestivi.

Questo amaro caratteristico ha trovato una strada privilegiata anche nell'industria liquoristica, dove la radice di genziana viene utilizzata per conferire quel gusto intenso e inconfondibile a molti liquori. Data la rarità e il valore di questa pianta, la sua raccolta è attentamente regolamentata per proteggerne la sopravvivenza e l'integrità.

Origine e habitat

La genziana affonda le sue radici nell'Europa centro-meridionale. Le origini di questa pianta sono antichissime: la sua denominazione, Gentiana, è un tributo a Gentius, re dell'Illiria, che circa 160 anni prima di Cristo diffuse la conoscenza delle sue proprietà medicinali. Il termine "lutea", che significa giallo, si riferisce al colore vivace dei fiori di questa specie, distinguendola dalle altre varietà di genziana con fiori azzurro-violaceo.

Il suo habitat naturale si estende attraverso l'idilliaco scenario alpino e le regioni temperate d'Europa, d'Asia e del continente americano. Alcune specie si adattano anche alle condizioni climatiche dell'Africa nord-occidentale, dell'Australia orientale e della Nuova Zelanda. In Italia, le Alpi e gli Appennini ospitano diverse specie di genziana, quasi tutte protette e che regalano il loro splendore floreale durante i mesi estivi. Queste piante prediligono terreni acidi o neutri, ricchi di humus e ben drenati, e si sviluppano sia in luoghi assolati sia in ambienti parzialmente ombreggiati.

Per queste ragioni, la genziana è spesso una scelta prediletta per abbellire giardini rocciosi. A livello globale, le varietà con fiori blu sono tipiche dell'emisfero settentrionale, mentre quelle con fiori rossi sono caratteristiche delle Ande; le specie a fiore bianco sono più rare ma si trovano con maggiore frequenza in Nuova Zelanda. 

Varietà e specie di gentiana

Il genere Gentiana si distingue per la sua straordinaria diversità, con circa 400 varietà che si differenziano per colore, forma e habitat. La Genziana lutea o genziana maggiore è quella comunemente impiegata in erboristeria, ma l'elenco delle specie è lungo e variegato:

  • Genziana minore (Gentiana cruciata): conosciuta per i suoi fiori blu e per la crescita in aree temperate.
  • Genziana di Esculapio (Gentiana asclepiadea): presenta fiori blu e si adatta a climi temperati.
  • Genzianella (Gentiana acaulis): caratterizzata da un vivace blu, cresce tipicamente in aree montane.
  • Gentiana purpurea: i suoi fiori rosso violaceo la rendono distintiva e sono spesso trovati in zone montane.
  • Gentiana pumila: una piccola genziana con fiori blu, adatta a climi freddi.
  • Gentiana pannonica: simile alla purpurea per il colore dei fiori, cresce in ambienti montani.

Queste piante mantengono un portamento simile alla genziana maggiore, ma si distinguono per la tonalità dei loro fiori: il blu predomina nella minore, nella genzianella, nella pumila e nella Genziana di Esculapio, mentre il rosso violaceo caratterizza la purpurea e la pannonica. Mentre alcune varietà sono apprezzate nelle medicine tradizionali come quella cinese, altre sono coltivate per il loro valore ornamentale nei giardini grazie alla loro bellezza e rusticità. La purpurea e la pannonica, insieme alla genziana gialla, crescono spontanee e sono considerate entità protette.

Parti utilizzate

Nel cuore della genziana si nasconde il suo tesoro più prezioso: la radice. È questa la parte della pianta che viene meticolosamente raccolta in autunno, dopo che la genziana ha compiuto il suo ciclo di crescita di quattro-sei anni, e successivamente essiccata per preservarne le proprietà.

Le radici migliori sono quelle selvatiche, che non sono state sottoposte a coltivazione, ma la loro raccolta è spesso proibita in quanto la genziana è una specie protetta. Questo aspetto è particolarmente evidente in regioni come l'Abruzzo, dove il liquore di genziana gode di grande fama ma la sua produzione è attentamente monitorata.

La raccolta delle radici di genziana, come la raccolta di tutte le erbe spontanee commestibili,  è un'arte che richiede esperienza e conoscenza. Non solo è necessario saper distinguere con sicurezza la genziana da altre piante simili, come il tossico veratro, ma anche sapere come estrarre correttamente la radice senza danneggiarla. Il processo di estrazione della radice di genziana è manuale e delicato: si scava intorno alla pianta con cura e si tira la radice verso l'alto con attenzione per non spezzarla, preservando così l'integrità di ciò che resta nel terreno.

Una volta estratta, la radice può subire un processo di fermentazione che ne altera il colore verso tonalità rossastre e le dona un odore distintivo. L'essiccazione segue, stabilizzando le sue qualità per un utilizzo ottimale in erboristeria o nella produzione di liquori. Tuttavia, data la complessità del processo e il rischio di confusione con specie velenose, si sconsiglia vivamente la raccolta spontanea a chi non possiede le necessarie competenze botaniche e si raccomanda di preferire l'acquisto di radice di genziana da negozi specializzati in erboristeria.

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radice di genziana

Genziana: proprietà e benefici

La genziana ha numerose proprietà benefiche per l’organismo.

Questa pianta, dotata di composti attivi potenti, è stata a lungo celebrata nell'erboristeria per le sue capacità di migliorare la digestione e stimolare l'appetito. La sua azione tonico-digestiva, che si manifesta con un aumento della motilità gastrica e della secrezione cloridropeptica, fa della genziana un rimedio eccellente per chi soffre di digestioni lente e difficoltose, anoressia, atonie gastriche e disappetenze, in particolare nei bambini.

Ma i benefici della genziana non si fermano qui. È riconosciuta anche per le sue qualità toniche e ricostituenti, che la rendono un alleato prezioso durante i periodi di convalescenza, fornendo al corpo un supporto energetico naturale.

La sua attività antiossidante contribuisce a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi, mentre le proprietà antinfiammatorie ed epatoprotettive offrono un sostegno alla salute del fegato e alle difese immunitarie. Gli studi hanno evidenziato come la genziopicrina, un principio attivo abbondante nella radice di genziana, sia efficace nel trattamento della malaria, sia da sola che in associazione con altri rimedi.

Inoltre, questa pianta possiede una qualità febbrifuga che la rende utile in caso di influenze. L'uso esterno non è meno importante: impacchi a base di genziana sono stati tradizionalmente utilizzati per trattare eczemi, foruncoli, ferite difficili da guarire o infette, ulcere cutanee e persino ustioni. 

Vediamo in dettaglio alcune delle sue proprietà fondamentali.

Proprietà toniche

La genziana è da secoli un toccasana naturale per chi cerca una soluzione per rinvigorire il corpo e lo spirito. Le sue proprietà toniche e ricostituenti sono apprezzate tanto nelle tisane quanto nei liquori, dove i componenti amari della pianta giocano un ruolo cruciale. Questi composti, infatti, stimolano la produzione di succhi gastrici e attivano il metabolismo, fornendo così un effetto tonificante che si traduce in un incremento dell'energia vitale e in una sensazione generale di benessere. La genziana trova largo impiego nelle tisane energizzanti, che sfruttano queste proprietà per offrire un supporto naturale in momenti di stanchezza fisica o mentale. Non solo, ma gli estratti di genziana hanno mostrato, attraverso studi scientifici, di possedere anche una notevole attività antiossidante e fungistatica. Questo significa che le preparazioni a base di genziana non solo aiutano a rinvigorire l'organismo, ma contribuiscono anche a proteggerlo dagli attacchi esterni e dallo stress ossidativo.

Trattamento di inappetenza, dispepsia e digestione

La genziana è un elisir naturale che si distingue per le sue straordinarie capacità di migliorare la digestione e di trattare efficacemente i disturbi dispeptici, oltre a essere un valido aiuto per stimolare l'appetito.

Il suo elevato contenuto di sostanze amare si rivela un potente alleato contro la digestione lenta e difficile, la cattiva digestione caratterizzata da scarsa produzione di succhi gastrici, la pesantezza post-prandiale, il gonfiore e il meteorismo.

La genziana agisce stimolando i recettori del gusto, provocando così un aumento della secrezione salivare che, per effetto riflessivo, incrementa anche la secrezione cloridropeptica dello stomaco. Questo meccanismo biologico non solo risveglia l'appetito ma migliora anche la motilità gastrica, contribuendo a una digestione più efficace e alla riduzione dei sintomi dispeptici come il senso di pienezza e l'accumulo di gas nell'apparato gastrointestinale.

Per beneficiare appieno delle proprietà digestive della genziana, è consigliabile assumere preparazioni a base di questa pianta, come infusi o tinture madri, circa mezz'ora prima dei pasti. Questo permette ai principi attivi di esercitare la loro azione tonica e ricostituente, facilitando il processo digestivo e rendendo i pasti più piacevoli e leggeri. La genziana si rivela particolarmente utile anche per coloro che soffrono di inappetenza, come spesso accade tra le persone anziane e nei bambini, restituendo loro il piacere di gustare il cibo in modo sano e naturale.

Proprietà depurative e benefici per il fegato

La genziana si distingue non solo per le sue qualità digestive ma anche per le sue eccezionali proprietà depurative, particolarmente benefiche per il fegato. I principi attivi amari contenuti nella radice di questa pianta giocano un ruolo cruciale nell'aumentare la produzione e la secrezione di bile, un aspetto fondamentale per la depurazione e il corretto funzionamento epatico.

Uno dei componenti più rilevanti della genziana è il gentiopicroside, un secoiridoide che si trova in abbondanza nella radice. Questo composto ha dimostrato di avere una notevole azione protettiva sul fegato, contribuendo a sopprimere i danni epatici causati da farmaci, alcool e altre sostanze tossiche. In virtù di queste caratteristiche, la genziana migliora significativamente la funzionalità del fegato, promuovendo una migliore salute generale. Non a caso, la radice di genziana è spesso un ingrediente fondamentale nelle tisane depurative che includono altri rimedi erboristici noti per le loro virtù epatoprotettive, come il cardo mariano, il carciofo, la curcuma e lo zenzero.

L'assunzione di questi composti sinergici è consigliata per sostenere l'attività del fegato e favorire una depurazione profonda dell'organismo, contribuendo così a mantenere un corpo più sano e vitale.

Costituenti chimici e composti attivi

La genziana è ricca componenti chimici e composti attivi che le conferiscono le sue notevoli proprietà terapeutiche.

Tra i costituenti chimici principali troviamo i glucosidi amari, come la genziopicrina, l'amarogentina e la gentiacaulina, che sono responsabili del caratteristico sapore intensamente amaro della radice di genziana e che stimolano la digestione. In aggiunta, la genziana contiene una sostanza colorante gialla chiamata gentisina, mucillagini che possono avere effetti lenitivi, un olio essenziale con componenti aromatici, e alcaloidi che possono influire sul sistema nervoso. La radice di genziana è particolarmente ricca di iridoidi e secoiridoidi, tra cui il già citato gentiopicroside, che svolgono una funzione protettiva per il fegato e sono considerati i principali responsabili delle proprietà depurative della pianta. Oltre a questi, la genziana contiene anche xantoni, flavonoidi che contribuiscono alla sua azione antiossidante, fitosteroli utili per il mantenimento del corretto livello di colesterolo nel sangue, e fenoli con note proprietà antinfiammatorie. Con quasi 600 metaboliti diversi presenti nella sua composizione, la genziana si pone come un'erba dalle molteplici potenzialità terapeutiche, studiate e apprezzate sia nel campo dell'erboristeria tradizionale che in quello della ricerca scientifica moderna.

Perché la genziana ha un sapore amaro?

Il gusto distintivamente amaro della genziana, che ha catturato l'attenzione di erboristi e produttori di liquori per secoli, è attribuibile in gran parte alla presenza di un composto chimico chiamato amarogentina. Questa sostanza si distingue per essere il composto naturale più amaro mai isolato. La sua intensa amarezza può essere percepita anche a diluizioni estremamente basse, rendendo la genziana una delle piante più amare conosciute. La funzione primaria dell'amarogentina, oltre a conferire il tipico sapore, è quella di stimolare le funzioni digestive attraverso la sua azione sui recettori del gusto, innescando una serie di risposte benefiche all'interno dell'organismo, come l'aumento della secrezione di succhi gastrici e la promozione della digestione.

Usi della genziana in erboristeria

In erboristeria, la genziana si distingue come una pianta di prim'ordine per le sue virtù terapeutiche, in particolare quelle legate al miglioramento della funzione digestiva. Le radici di Gentiana lutea, ricche di glucosidi amari e genziopicrina, sono state storicamente utilizzate per trattare disturbi digestivi e dispeptici, agendo efficacemente nella stimolazione della produzione di succhi gastrici e come tonico generale.

Queste proprietà hanno trovato conferma anche in alcune ricerche moderne che riconoscono l'efficacia della genziana come aiuto nella digestione, specialmente dopo pasti abbondanti o particolarmente grassi. In erboristeria, la radice di genziana è impiegata in diverse forme: tisane, tinture madri, liquori, infusi ed estratti secchi.

Una tisana tonificante e disgestiva può essere preparata lasciando in infusione 2 grammi di radice essiccata e contusa in una tazza d'acqua bollente per circa quindici minuti o in acqua fredda per quattro ore. La tintura madre si ottiene invece macerando la radice fresca per 21 giorni in una soluzione idroalcolica al 55°, assumendola poi diluita in acqua a ragione di 30 gocce per bicchiere.

Oltre a queste preparazioni, la genziana è stata tradizionalmente apprezzata anche come febbrifugo e cicatrizzante. La sua azione leggermente antisettica la rendeva utile anche come disinfettante per la cute e come lassativo naturale.

Anche nella medicina omeopatica la genziana ha il suo spazio: qui viene utilizzata sotto forma di granuli, gocce o tintura madre contro disturbi digestivi vari, coliche gastriche e intestinali e flatulenza. Si sottolinea tuttavia che il trattamento con tintura madre non dovrebbe essere protratto oltre le due settimane e che persistendo i sintomi è consigliabile consultare un medico.

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liquore di genziana

Usi della genziana nell'industria liquoristica

Nel panorama dei distillati e degli aperitivi, la genziana riveste un ruolo di primo piano come aromatizzante naturale, conferendo ai liquori amari quel gusto distintivo e intensamente aromatico che li caratterizza. La sua presenza è particolarmente apprezzata nei liquori tonici, dove le sue proprietà digestive vengono esaltate al meglio. Un esempio eccellente è il liquore di genziana prodotto in Abruzzo, che si avvale della Gentiana lutea per creare una bevanda dal sapore unico e dalle note benefiche per la digestione, ma sono tantissimi i liquori, le grappe e gli amari prodotti con la genziana, dalla fama mondiale. La genziana dà vita a distillati come l'Amaro Sibilla, il Fernet Branca, lo Stomatica Foletto e l'Aperol, e contribuisce al bouquet aromatico del vermouth.

Se desideri sperimentare il potere tonico e digestivo della genziana, Terzaluna offre radice di genziana in taglio tisana, proveniente dalla Francia e coltivata secondo i metodi dell'agricoltura biologica. Un ingrediente di qualità per i tuoi infusi casalinghi o per arricchire le tue creazioni liquoristiche con il tocco autentico di questa pianta leggendaria. Scopri la radice di genziana su Terzaluna e lasciati ispirare dalle tradizioni erboristiche per il tuo benessere quotidiano.

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Liquore di genziana

Il liquore di genziana abruzzese, un infuso noto per le sue eccellenti proprietà digestive e per la sua varietà di ricette locali, è il digestivo a base di genziana più famoso. La versione tipica del contado di L’Aquila, ad esempio, è particolarmente apprezzata per il suo retrogusto amarognolo conferito dall'acetello, un vino montano caratteristico.

Per chi desidera cimentarsi nella creazione di un autentico liquore di genziana fatto in casa, ecco una ricetta che potrete realizzare con la radice di genziana disponibile su Terzaluna:

Ingredienti:

  • 1 litro di vino bianco fermo di buona qualità
  • 45 grammi di radice di genziana
  • 125 grammi di zucchero
  • 250 ml di alcool puro

Procedimento:

  1. Unire il vino bianco e la radice di genziana in un contenitore ermetico e lasciare macerare in un luogo buio e asciutto per circa 40 giorni.
  2. Filtrare il composto ottenuto e trasferirlo in un nuovo recipiente dove verranno aggiunti zucchero e alcool puro.
  3. Mescolare fino a ottenere un liquido omogeneo.
  4. Trasferire il liquore in una bottiglia di vetro e conservare in frigorifero.

Il risultato sarà un liquore dal gusto intenso e dalle note amaricanti che rievocano la tradizione liquoristica italiana, pronto per essere servito come digestivo o per arricchire i momenti conviviali.

Come assumere la genziana?

Per trarre beneficio dalle proprietà terapeutiche della genziana, è fondamentale conoscerne le modalità di assunzione. 

La genziana può essere consumata principalmente sotto forma di tisana preparata con la radice essiccata, ma anche come estratto secco, tintura madre o estratto idroalcolico.

Per ottimizzare l'efficacia, è consigliato assumere la genziana prima dei pasti per favorire l'appetito o occasionalmente dopo un pranzo o una cena particolarmente ricchi, per aiutare la digestione. La dose giornaliera raccomandata di radice essiccata è generalmente di 2-4 grammi. In alternativa, nel caso si opti per la tintura di genziana, si consiglia un dosaggio di 1-4 ml da assumere tre volte al giorno. È importante sottolineare che, quando la genziana viene impiegata a scopo curativo, è essenziale utilizzare preparati standardizzati in principi attivi, in modo da garantire l'assunzione di una quantità precisa di sostanze farmacologicamente attive.

Le dosi consigliate possono variare a seconda della concentrazione delle sostanze amare presenti nel prodotto; queste informazioni sono generalmente fornite dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo del prodotto stesso. Pertanto, è cruciale attenersi scrupolosamente alle indicazioni riportate per assicurarsi un uso corretto e sicuro. In ogni caso, prima di iniziare qualsiasi trattamento terapeutico con preparazioni a base di genziana, è sempre raccomandato consultare il proprio medico per ricevere consigli personalizzati e per evitare possibili controindicazioni o interazioni con altri farmaci.

Controindicazioni

L'impiego della genziana, sebbene sia benefico in molte circostanze, presenta delle controindicazioni che non vanno trascurate. È fondamentale evitare l'assunzione di questa pianta in presenza di ipersensibilità accertata verso uno dei suoi componenti.

Chi soffre di disturbi gastrici come gastrite, ulcera peptica, iperacidità gastrica, ernia iatale o esofagite dovrebbe astenersi dal suo utilizzo, poiché la genziana potrebbe aggravare questi quadri clinici. Inoltre, la genziana non è raccomandata durante la gravidanza e il periodo di allattamento. Anche le persone che hanno una storia di allergie dovrebbero prestare particolare attenzione e consultare un medico prima dell'uso, per evitare reazioni avverse. In generale, prima di introdurre la genziana o qualsiasi altro rimedio erboristico nella propria routine di benessere, è sempre consigliabile discuterne con un professionista sanitario per assicurarsi che non ci siano rischi per la salute e per determinare se sia adatto al proprio caso specifico.

Effetti collaterali

Sebbene la genziana sia generalmente considerata sicura e priva di effetti collaterali gravi, è importante riconoscere che, come per ogni sostanza attiva, anche il suo consumo può comportare delle reazioni avverse in individui particolarmente sensibili. Tra gli effetti collaterali osservati, il mal di testa si manifesta come una delle possibili conseguenze dell'assunzione di questa pianta. Inoltre, nonostante le sue note proprietà digestive, in alcuni casi la genziana può causare iperacidità gastrica o crampi addominali. È essenziale ascoltare il proprio corpo e interrompere l'uso qualora si verificassero questi sintomi. La tolleranza agli integratori erboristici può variare da persona a persona, quindi è sempre consigliabile iniziare con dosi modeste per valutare la propria reazione individuale e consultare un esperto in caso di dubbi o persistenza degli effetti indesiderati.

Interazioni con i farmaci

È importante considerare che gli estratti di genziana possono influenzare l'azione di alcuni farmaci, aumentando la possibilità di gastrolesività, ovvero la tendenza a provocare lesioni nella mucosa gastrica. Questo effetto potrebbe essere particolarmente rilevante se la genziana viene assunta in concomitanza con altri farmaci o erbe che hanno un simile impatto sul tratto gastrointestinale. Pertanto, prima di integrare la genziana nella propria routine di benessere, è fondamentale discuterne con un medico o un farmacista, soprattutto se si stanno assumendo altri trattamenti. L'interazione tra erbe e farmaci può variare notevolmente a seconda delle dosi e delle condizioni individuali, rendendo cruciale un approccio prudente e informato.

Dove acquistare la radice di genziana

Per assicurarsi di sfruttare appieno i benefici della genziana senza incorrere in rischi, è consigliabile evitare la raccolta spontanea e orientarsi verso l'acquisto da rivenditori affidabili e specializzati come Terzaluna. Qui puoi trovare radici di genziana di eccellente qualità, provenienti da coltivazioni biologiche certificate in Francia, ideali per chi ricerca prodotti naturali e sicuri.

La radice di genziana disponibile su Terzaluna, essiccata in taglio tisana, è estremamente versatile: può essere utilizzata tanto per la preparazione del tradizionale liquore di genziana, quanto per creare infusi depurativi che sfruttino al meglio le proprietà della pianta. Terzaluna si pone come punto di riferimento per gli appassionati di erboristeria e spezie di qualità. Non perdere l'occasione: visita l’e-shop di Terzaluna e acquista online la tua radice di genziana per arricchire il tuo assortimento di rimedi naturali.

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Terza Luna Scritto da Terza Luna
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