Alla scoperta del cacao: Afrodisiaco naturale e tante altre proprietà

Alla scoperta del cacao: Afrodisiaco naturale e tante altre proprietà

Cacao: Origini e proprietà (non solo afrodisiache) e utilizzi di una pianta meravigliosa

La pianta del cacao ha origini molto antiche: si pensa che probabilmente fosse già presente più di 6000 anni fa nel Rio delle Amazzoni, anche se per avere i primi coltivatori si deve attendere il 1000 a.C. con l’arrivo degli Olmechi, un’antica civiltà precolombiana e successivamente dei Maya, in una zona che si estende tra lo Yucatàn e il Guatemala, caratterizzata da un clima caldo e umido.

L’utilizzo della pianta del cacao continua anche con l’arrivo di Toltechi prima e di Atzechi poi, che considerano il cacao una fonte di energia e saggezza e un potente afrodisiaco; inoltre ne sfruttano i semi come moneta e come offerta agli dei.

Il cacao arriva in Europa solo all’inizio del 1500 con Cristoforo Colombo e poi una trentina di anni dopo approda con Hernando Cortès in Spagna, dove, alla bevanda ottenuta dalle fave di cacao e da sempre consumata amara e speziata, viene aggiunto zucchero ed altri ingredienti, portando al prodotto finale conosciuto come “cioccolata”.

Nella prima metà del 1600 la cioccolata sbarca in Francia e da lì in tutte le Corti reali europee, restando comunque un privilegio per ricchi. Bisogna attendere ancora altri due secoli per ottenere dalla bevanda elettiva un prodotto solido e fruibile da tutti.

Oggigiorno il cacao è uno degli alimenti più consumati e apprezzati per il suo gusto e per essere uno dei rimedi naturali afrodisiaci più noti.

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Cacao e cioccolata: tanti nomi differenti, ma un’unica sostanza

Degno di nota è il mutamento del nome della pianta in questione. Partendo dal presupposto che il termine cacao è riferito alla pianta invece il termine cioccolata si riferisce al prodotto ottenuto a partire dalla lavorazione del cacao, il nome utilizzato dalle prime popolazioni è Kakawa/Kakaw per poi diventare “xocoatl” (xoco=amaro, atl=acqua) con i Toltechi e gli Aztechi, fino ad arrivare al nome latino, tuttora valido, con il quale Carl von Linné, naturalista e botanico svedese, classifica la pianta del cacao, ossia “Theobroma (=cibo degli dei) cacao”.

frutto dell'albero di cacao

Appunti di botanica del cacao

Il cacao è una pianta appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Si presenta come un albero che raggiunge i 25 metri di altezza con fiori piccoli bianco-giallastri attaccati al fusto mediante brevi peduncoli. Il frutto è una cassula carnosa giallo-arancio detta cabossa, con all’interno una polpa bianco-giallastra contenente numerosi semi a forma di fava, di colore bianco-porpora che, in seguito a fermentazione ed essiccazione, assumono colorazione bruna ed aroma tipico.  

Le forme del cacao

I semi del cacao rappresentano la droga, ossia quella parte della pianta ricca di principi attivi e della quale si ricavano diverse materie prime:

  • PASTA DI CACAO: i semi privati del guscio vengono tostati e macinati; il calore generato dallo sfregamento fonde il burro di cacao presente nei semi, dando origine alla pasta di cacao, che si presenta come un liquido denso e bruno.
  • BURRO DI CACAO: si ottiene dalla spremitura in presse idrauliche della pasta di cacao e si presenta simile al burro da tavola ma più consistente. Ad esso si deve la brillantezza e la scioglievolezza del cioccolato. Fondendo ad una temperatura simile a quella corporea (35-40°), viene anche impiegato come eccipiente ed emolliente.
  • PANELLO DI CACAO: è un prodotto generato dal residuo della lavorazione del burro di cacao e contiene il 20% di sostanza grassa, dalla quale si può estrarre ulteriore burro.
  • POLVERE DI CACAO: ottenuta dopo macinazione e vagliatura del panello di cacao.

Proprietà del cacao

Spesso suggeriamo ai nostri clienti del nostro negozio di spezie online di “abusare” di questo prodotto proprio per le rinomate proprietà del cacao. Contiene infatti una serie di sostanze benefiche per l’organismo afferenti a diverse categorie chimiche:

  • Lipidi: nello specifico:
    • Acidi grassi saturi: una percentuale di palmitico me prevalentemente stearico. Benché si tratti di un grasso saturo, occorre sottolineare che l’acido stearico subisce un processo a livello epatico che lo trasforma in acido oleico, coinvolto nella riduzione del colesterolo LDL;
    • Acidi grassi monoinsaturi: oleico;
    • Acidi grassi polinsaturi: linoleico.
  • Fibre: sia solubili (anche se solo per il 15%) che insolubili. Molto presenti nella polvere di cacao (2 grammi di fibre in un cucchiaio);
  • Minerali: rame, magnesio, potassio, calcio, ferro;
  • Polifenoli: tra il 6 e il 18%, a seconda della zona di coltivazione e del cultivar. Il loro quantitativo diminuisce passando dalla polvere di cacao alla pasta di cacao fino al cioccolato fondente e poi bianco, nel quale il contenuto è bassissimo;
  • Metilxantine: 2-3% di teobromina e solo 0.6-0.8% di caffeina;
  • Endocannabinoidi: ad esempio anandamide;
  • Flavanoli: epicatechina, catechina, epigallocatechina, procianidine, quercitina, luteolina, acido clorogenico e caffeico.

È interessante sottolineare come il contenuto di fenoli e flavonoidi presenti in 100 grammi di pasta di cacao è superiore a quello di tè, vino rosso, frutta e verdura.

fave di cacao puro

Fave di cacao crude

 Le fave di cacao crude sono il seme della pianta del cacao. Sono quelle che possiedono le maggiori proprietà perché ricevono pochissime lavorazioni, ci arrivano così come sono state raccolte. L'unico processo al quale vengono sottoposte è l'essiccamento finalizzato alla loro conservazione.

Disponibili in diversi formati: 50 gr, 100 gr e 250 gr.

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Le proprietà afrodisiache di cacao e cioccolato

Se stai leggendo questo articolo probabilmente è perchè vuoi scoprire le proprietà afrodisiache del cacao e della cioccolata. Gli indiscussi benefici del cacao sono rilevabili su diversi distretti dell’organismo:

  • Apparato cardiovascolare: i flavanoli del cacao aiutano a mantenere l’elasticità dei vasi sanguigni che contribuisce al normale flusso del sangue. Questa azione deriva da una vasodilatazione ottenuta con 200 mg di flavanoli o 1 g di estratto di cacao (EFSA 2014). Studi effettuati su consumatori di cioccolato hanno evidenziato una riduzione del 37% delle malattie cardiovascolari e del 29% delle malattie ischemiche cerebrali, agendo per lo più sulla riduzione dei fattori di rischio (Buitrago-Lopez et al., BMJ 2011).
    Inoltre al cacao viene associata un’azione antipertensiva e un’azione antilipidemica, quest’ultima ancora in studio.
  • Sindrome metabolica: un arricchimento della dieta con cacao ha mostrato effetti quali riduzione del tessuto adiposo viscerale, aumento dei geni associati alla termogenesi (Matsui et al., Nutrition 2005), riduzione del peso corporeo correlabile alla sensazione di sazietà indotta dall’odore di cioccolato (Massolt et al., Regul. Pept., 2010), miglioramento dell’omeostasi del glucosio, rallentamento della digestione e dell’assorbimento dei carboidrati.
  • Sistema nervoso: il cacao contiene sostanze chimiche, nello specifico neurotrasmettitori, quali tirosina, serotonina, endorfine, in grado di attraversare la barriera ematoencefalica, regolando il tono dell’umore. Un test effettuato sugli animali ha dimostrato che l’assunzione di un estratto di cacao al 37% di polifenoli induce effetti antidepressivi (Messaoudi er al., Nutr. Neurosci. 2008). Inoltre, in seguito ad assunzione prolungata non solo di flavonoidi ma anche di teobromina, si è evidenziata anche un’azione neuroprotettiva, estremamente utile in caso di patologie neurodegenarative e legate all’anziano (Smit et al., Handb Exp Pharmacol 2011; Cova et al., Psychopharm. 2019).
  • Sistema immunitario: una dieta arricchita con il cacao modula l’attività del tessuto linfoide associato all’intestino (GALT) permettendo l’oral tolerance, la quale consente al nostro sistema immunitario di non riconoscere come “estranea” la flora intestinale. Uno studio (Ramiro-Puig et al., J Nutr Biochem, 2008) ha mostrato come il maggior consumo di cioccolato scuro abbia effetti utili nel prevenire infezioni batteriche e virali e nel ridurre lo sviluppo di allergie alimentari infantili.
  • Microbiota intestinale: uno studio effettuato sul maiale ha mostrato come l’assunzione di circa 20 grammi di polvere di cacao al giorno per 27 giorni vada a modificare in maniera positiva la flora batterica, aumentando le specie Lactobacillus e Bifidobacterium e riducendo l’espressione genica di marker infiammatori intestinali, fornendo un contributo alla salute dell’intestino (Jang et al., J. Nutr. 2016).

cioccolato fondente afrodisiaco

Meglio preferire sempre il cioccolato fondente

Il cioccolato fondente è sempre da preferire, possibilmente con alta percentuale di cacao in un dosaggio che oscilla tra i 10 e i 30 grammi al giorno (dieta permettendo!). Un dosaggio di 40 grammi di cioccolato apporta la stessa quantità di polifenoli contenuti in un bicchiere di vino rosso.

Nota importante: la quantità di antiossidanti si riduce drasticamente se si assume il cioccolato insieme a del latte, ergo la cioccolata calda, la cui ricetta è riportata di seguito, preparala con una bevanda vegetale, così potrai goderti un momento di relax, piacere e di scorta di antiossidanti.

Cioccolata calda speziata in tazza (Ricetta vegan)              

Ingredienti:

  • 400 ml di bevanda vegetale (soia, mandorla, nocciola);
  • 60 grammi di cioccolato fondente (almeno al 70 %, l’ideale sarebbe 85%);
  • 35 grammi di cacao amaro;
  • 30 grammi di zucchero di canna, meglio se integrale (facoltativo);
  • 6 grammi di amido di mais (un cucchiaino raso andrà benissimo!);
  • 1 stecca di cannella;
  • 1 o 2 frutti di anice stellato (la quantità dipende da quanto ti piace il gusto di questa spezia);
  • Un pizzico di peperoncino Habanero Red Savina.

Preparazione:

  • Scalda la bevanda vegetale assieme a cannella, anice stellato e peperoncino e lascia in infusione per 20 minuti;
  • Nel frattempo mescola cacao con amido di mais (e zucchero di canna, se preferisci una cioccolata calda dolce) e trita a parte il cioccolato fondente;
  • Trascorsi i 20 minuti, filtra la bevanda, eliminando così le spezie, trasferiscila in un pentolino e unisci gradualmente alle polveri, mescolando con una frusta;
  • Metti il pentolino sul fuoco e fai addensare il composto sempre mescolando, unendo infine il cioccolato tritato precedentemente poi spegni la fiamma;
  • Versa in tazza e gusta il tuo concentrato di salute!

 

Un ringraziamento alla nostra Annagrazia Scarpa per il prezioso contributo.

Terza Luna Scritto da Terza Luna
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